venerdì 25 aprile 2008

Server Virtuale WSUS 3.0 - parte 1

Nella rete dell’organizzazione di cui mi occupo di patch managment c’è la necessità di installare dei server WSUS in vari uffici decentralizzati per prendere finalmente il controllo dello stato delle patch dei client. Sebbene gli uffici siano piccoli, vogliamo minimizzare il traffico lungo la WAN e per questo si è scelto di installare un server di patch managment direttamente in ogni ufficio.

L’idea è di avere dei server WSUS configurati come replica server, in modo da ereditare gruppi e stato di approvazione delle patch dal server centrale, ma scaricare la patch direttamente da Microsoft Update, in modo da non occupare la WAN per questo genere di traffico. Così avremmo il controllo centralizzato, ma la distribuzione decentralizzata.

Tuttavia in molti di questi piccoli uffici c’è scarsa disponibilità di mezzi, quindi capita spesso che un’unica macchina debba ospitare diversi servizi: nel nostro caso, ad esempio, un unico desktop deve fare sia da server Antivirus che da server WSUS. Qui nasce il problema: fare coesistere il nuovo Symantec Endopoint Protection Server e WSUS non è cosa banale. Entrambi usano IIS e uno dei due va configurato per utilizzare una porta diversa dalla 80. Ma non basta. Entrambi usano una cartella virtual Content e l’ultimo installato sovrascrive l’altra. La soluzione suggerita da Symantec è di installare WSUS in un sito diverso, seguendo la procedura indicata nella guida di Microsoft: Step-by-Step Guide to Getting Started with Microsoft Windows Server Update Services 3.0 a pagina 12. Tuttavia abbiamo preferito tentare la via del server virtuale, per un completo isolamento del servizio WSUS da ogni altro potenziale conflitto.

Poiché una tale situazione si ripeterà in più di un ufficio, cerchiamo di standardizzare la procedura e creare una sorta di Kit per il deployment di un Server WSUS Virtuale.

Windows 2003 Server Sysprep VHD

Per prima cosa prepariamo un hard disk virtuale con un sistema operativo server gia predisposto per l’installazione di WSUS, vale a dire con IIS e gli altri prerequisiti installati. Soprattutto è importante preinstallare tutte le patch di sicurezza disponibili al momento della creazione, in modo da ridurre il più possibile il tempo necessario al deployment.

Nel nostro caso abbiamo creato una macchina virtuale in Virtual Server 2005 SP1, con 256Mb di RAM (se ha come unico scopo quello di fare da server WSUS per poche macchine, dovrebbe bastare poca memoria, in ogni caso sottoporremo a verifica questo parametro), un hard disk SCSI espandibile dinamicamente a 127Gb e collegato alla scheda di rete fisica.

A questo punto avviamo la macchina virtuale facendo leggere dal CD direttamente il CD di setup di Windows 2003 Server (meglio se con SP2 incluso) e installiamo il sistema operativo come normale member server in Workgroup. Finita l’installazione, installiamo IIS e poi aggiorniamo il sistema operativo tramite Microsoft Update. Una volta aggiornato il sistema operativo all’ultima patch installiamo anche l’antivirus e poi colleghiamo i prerequisiti per WSUS, che al momento in cui scrivo sono solamente due:

in quanto MMC 3.0 è gia incluso nel Service Pack 2 di WIndows 2003 Server.

Poiché preferisco mantenere l’immagine del sistema operativo abbastanza piccola, ma allo stesso tempo minimizzare il lavoro d’installazione nei successivi deployment, mi fermo qui e non scarico o installo né SQL Server 2005 Express né tantomeno WSUS stesso. Preferisco farlo direttamente da internet una volta che il server virtuale è stato consegnato e installato a destinazione.

A questo punto bisogna preparare l’immagine del disco virtuale in modo da generalizzarla tramite sysprep e compattarla per ridurne le dimensioni e rendere il trasporto presso gli uffici decentralizzati più agevole. Per fare questo i passi sono:

  1. Copiare Sysprep sul server virtuale e lanciare la generalizzazione
  2. Deframmentare il disco virtuale con un deframmentatore potente (capace cioè di deframmentare anche lo spazio vuoto)
  3. Pre-compattare il disco virtuale con l’utility Precompact di Virtual Server 2005
  4. Compattare il disco virtuale
  5. (Opzionale) Catturare l’immagine con un software di Imaging (Ghost o ImageX)

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